Testo
corretto
Istruzioni
ai giovani studenti del Ppe per la difesa contro il
capitalismo autoritario
Di
Carlo Pelanda (26-2-2008)
Il movimento
studentesco (Eds) del Ppe ha
approvato, a Budapest, una linea di duro contrasto ai fondi sovrani che verrà proposta
all’europarlamento. Questa rubrica saluta le giovani truppe che rinforzano gli
occidentalisti più anziani in difficoltà nel difendere il capitalismo democratico
contro quello autoritario. Ma
ci vuole coordinamento. Quindi chiede al loro rappresentante
italiano, Giovanni Vagnone, ed allo stratega Francesco
Galietti, di trasferire il seguente piano alla
brigata Eds
Per salvare il sistema bancario dal fallimento
l’establishment occidentale ha accettato di cedere posizioni di comando
finanziario ai regimi autoritari portatori di capitali. Bear Stearns, Blackstone, Citigroup, Merrill Lynch, Morgan Stanley,
metà del potere americano, sono ormai penetrati. In Europa la situazione è in
bilico. Ubs sta passando di mano ed altri grandi
istituti stanno sondando l’entrata di soci del capitalismo autoritario, ma c’è
opposizione. La
Commissione europea ha raccomandato di smetterla con la
paranoia in merito ai fondi sovrani perché stanno aiutando ad uscire dalla
crisi. Ma la
Bce sembra resistere. In sintesi,
il nemico è riuscito a sfondare, ma non ha ancora vinto. Ora dobbiamo
contrattaccare. Come? Non ce la faremo a contrastare “tutti” i fondi del
capitalismo autoritario perché entro un decennio il
rapporto tra la loro ricchezza finanziaria e la “nostra” sarà di 30 a 1. Inutile invocare
limitazioni perché anche senza diritto di voto nei board
si comanda “sussurrando”. La migliore strategia è quella di dividere il fronte
del capitalismo autoritario accordandoci con una parte da mettere contro
l’altra. Chi è il nemico più pericoloso? Certamente i fondi cinesi. Mentre quelli islamici e petroliferi investono con la
ragionevole scusa di dare un futuro ai loro paesi dopo la fine del petrolio,
quelli cinesi concentrano capitale ottenuto con export sleale, non lo distribuiscono
a casa loro e lo usano per conquistare aliquote crescenti di potenza mondiale.
In sostanza, si tratta di favorire i fondi petroliferi per contrastare quelli
neoimperiali cinesi. Più in generale, la nuova strategia è quella di (a)
chiudere il conflitto con l’Islam; (b) integrare la Russia nell’occidente per
circondare la
Cina; (c) unire Europa ed America prima che Pechino
conquisti la seconda; (d) contrastare apertamente i fondi cinesi in Europa
enfatizzandone la natura nazionalsocialista. Questa ultima è la missione della
brigata junior che meglio aiuterà quelle senior a fare
il resto. Nota: l’Europa è l’ultima difesa del capitalismo democratico dopo il
cedimento, ahinoi, dell’America.
Carlo Pelanda